Salerno, 51enne colpito da infarto sul lavoro: soccorso e salvato
Intervento difficile ma riuscito, frutto di una straordinaria sinergia tra operatori sanitari, forze dell’ordine e volontari. È quanto accaduto nel pomeriggio di giovedì 3 luglio sulle alture di Salerno, dove un uomo di 51 anni è stato colpito da un infarto mentre lavorava in una zona impervia. A ricostruire i fatti è l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”: l’uomo ha cominciato ad accusare forti dolori al petto e una sudorazione abbondante, chiari sintomi di un arresto cardiaco imminente. Immediato l’intervento della postazione infermieristica Asl MSB Salerno 1 e di un’ambulanza della Croce Rossa Italiana, che però, a causa della difficoltà nel raggiungere il luogo, sono riuscite ad arrivare sul posto solo grazie all’aiuto dei colleghi dell’uomo.
Gli esami clinici effettuati in loco hanno confermato la gravità del quadro: si trattava di un infarto in corso. A quel punto è stato allertato anche il team medico dell’unità Alfa SA1, dotato di medico e infermiere a bordo. Vista la zona difficilmente accessibile, è stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso.
Ma l’elicottero, ostacolato dalla presenza di antenne televisive e cavi dell’alta tensione, non ha potuto atterrare. Nonostante ciò, la macchina dei soccorsi non si è fermata: con l’aiuto dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Salerno e il coordinamento di tutti gli operatori sul campo, è stato deciso di trasportare l’uomo via terra, superando con prontezza e competenza ogni ostacolo. Grazie alla rapidità d’azione e alla collaborazione tra tutte le realtà coinvolte, il 51enne è stato portato d’urgenza in ospedale ed è ora fuori pericolo. “Il paziente è salvo – ha dichiarato il dottor Manuel Ruggiero, presidente di ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ – grazie a una macchina dei soccorsi che, nonostante le difficoltà logistiche, ha funzionato con efficienza e spirito di squadra. Un plauso va a tutti gli operatori coinvolti, dalla Centrale Operativa al personale sanitario, fino alle forze dell’ordine.”
Un esempio virtuoso di come, anche in situazioni estreme, la professionalità e la dedizione possano fare la differenza tra la vita e la morte.